sabato 20 giugno 2009

Bardamu: Céline e Vinicio Capossela



Vinicio Capossela dedicò anni fa una bellissima canzone al "nostro" Bardamu (in una intervista, Capossela dichiarò che il successo del suo LP "Canzoni a manovella" si sarebbe visto dalle vendite di "Scandalo negli abissi"!)... e aggiungiamo che in molte canzoni di Capossela, si respira l'aria picaresca di "Guignol's Band"!

Per quanto scura la notte è passata e non lascia che schiuma di birra slavata
e una spiaggia e una linea di sabbia è il fronte di un addio
gli altri si cambino l'anima per meglio tradire per meglio scordare
Bum Bum Bum Bardamù Bum Bum Bum Bardamù
Corazzieri Trapanati! All'armi in fila! Agli aerostati!
Dirigibili all'idrogeno nell'aria si involano
e le ballerine in fila danzano danzano leggere, leggere in tutù
leggere, leggere di più della mia porcheria
Sparato tra gli astri in pallone rigonfio di musica solo al richiamo più lontano
voglio la notte e la voglio senza luna..
Ma niente canzoni d'amor mai più mi prendano il cuor
la notte è passata e le nuvole gonfiano schiuma di Baltico e cenere e cenere avrò...
Bum Bum Bum Bardamù Bum Bum Bum Bardamù
leggere, leggere in tutù leggere, leggere di più della mia porcheria
Se è circo che vogliono circo daremo e cariole di occhi e rimpianti
e fosforo e zolfo e profumo di niente e di Nord
e ancora si cambino l'anima per meglio tradire per meglio scordare...
Ma niente canzoni d'amor mai più mi prendano il cuor
la notte è passata e le nuvole gonfiano schiuma di Baltico e cenere e cenere avrò...
(l'emozione è tutto nella vita,quando siete morti è finita... l'emozione è tutto nella vita, quando siete morti è finita...)
E in una recente intervista...

Chi è il poeta più musicale, e perché, quale poesia vorresti tradurre in musica?
«Ho provato a tradurre in musica La ballata del vecchio marinaio di Coleridge… poi ho anche provato a fare la stessa cosa con alcune rime di Michelangelo, che come lavoro forse è anche più semplice perché hanno già una loro metrica musicale, un po’ come per i madrigali… sono composizioni che hanno già quella forma che ti permette di cantarle e farne qualcosa in musica. Ed è così quindi che se ne scopre, cantandole, la loro musicalità. Le “Rime” di Michelangelo hanno la stessa “tensione” delle sue opere (pittura, scultura…), e in esse il loro autore viene ancora più umanamente messo a nudo. Altre poesie, invece, non hanno neanche bisogno di essere tradotte in musica perché già lo sono, come Via Scarlatti di Vittorio Sereni».
«Credo comunque che il più alto connubio, sotto questo profilo, lo si sia raggiunto nella canzone in forma di tango degli anni ‘40-‘50 con Annibal Troilo, Osvaldo Pugliese, musicisti che si unirono a veri e propri poeti, come Alberto Castillo o Horacio Ferrer. Ecco, in quel caso, ho sempre sentito una vera “unione” tra verso poetico-musicale e musica. In generale comunque non credo che esistano vere e proprie divisioni, semplicemente la canzone è una “terza forma” che è diversa dalla musica e dalla poesia. Io con le canzoni cerco di dare la scenografia, la colonna sonora,…la canzone è una forma che ricollego, in qualche modo, di più al cinema; è una forma-strumento.
Uno scrittore che è riuscito a unire le tre forme è Louis-Ferdinand Céline, e non solo perché usava quasi le parole come se le mettesse in musica, ma anche perché nelle sue opere ci sono continui rimandi a riferimenti musicali di estrazione popolare».
PS: Capossela dedicava, tra gli altri, il suo album "Canzoni a manovella" anche ai "marinai in bottiglia". Perciò, ci è ancor più caro. Ma questa è un'altra storia...

Nessun commento: